RICORDI ED INTERPRETAZIONE DEGLI EVENTI NEL BAMBINO

Fino ai tre anni il bambino non ha ricordi consapevoli perché non è ancora matura la corteccia prefrontale e l’ippocampo che permettono di integrare le informazioni. I ricordi sono solo a livello biologico, corporeo ed emotivo, in quanto l‘emisfero destro (che è implicato nell’elaborazione ed espressione delle informazioni emotive) è sviluppato.

Dopo i 3 anni il bambino ha ricordi “espliciti”, autobiografici, grazie allo sviluppo cerebrale. Il ricordo può essere tradotto in parole. Questo è il motivo per il quale, in genere, i primi ricordi si collocano intorno ai tre/quattro anni di età.

Poiché il sistema nervoso del bambino è in fase di sviluppo, il bambino non ha la capacità critica per interpretare gli eventi e quindi l‘interpretazione di ciò che accade e delle emozioni dipendono dalle reazioni degli adulti, ossia delle figure di riferimento del bambino.

Quali sono i comportamenti che dovrebbero adottare i genitori per promuovere la salute mentale del bambino?

  • Cogliere e rinforzare gli stati emotivi positivi e negativi
  • Mettersi in sintonia con le emozioni negative del bambino
  • Cogliere e rispettare i tempi del bambino
  • Verbalizzare e spiegare le esperienze, le emozioni e i comportamenti del bambino
  • Imparare a riconoscere le proprie emozioni da adulti: comunicare quindi le proprie emozioni al bambino, spiegargli che noi siamo in grado di occuparci della nostra sofferenza, che non deve preoccuparsi perché le emozioni sono transitorie e presto staremo meglio.

Valentina Bennati

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