DIPENDENZE COMPORTAMENTALI

Generalmente quando parliamo di dipendenza intendiamo la dipendenza da sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, marijuana…), da alcool, caffeina e tabacco. Esistono, invece, altre forme di dipendenza “senza sostanza”: le dipendenze comportamentali.

Le dipendenze comportamentali (ma anche quelle determinate dall’uso di sostanze) sono caratterizzate da:

  1. impossibilità di resistere all’impulso di mettere in atto il comportamento, con l’intento di sperimentare gratificazione o di alleviare delle sensazioni negative (compulsività);
  2. sensazione crescente di tensione che precede immediatamente l’inizio del comportamento (craving);
  3. piacere o sollievo durante la messa in atto del comportamento
  4. percezione di perdita di controllo
  5. persistenza del comportamento nonostante la sua associazione con conseguenze negative: il soggetto a lungo andare non proverà più piacere, ossia la gratificazione sarà presente solo nelle fasi iniziali della dipendenza per poi essere sostituita da una compulsione incontrollabile; instabilità emotiva (ansia, rabbia e depressione); compromissione della vita sociale, familiare e lavorativa (Pani e Biolcati, 2006; Caretti e La Barbera, 2005).

Tra le forme di dipendenza comportamentale rientrano lo shopping compulsivo, la dipendenza affettiva, la dipendenza sessuale, il gioco d’azzardo patologico, la dipendenza dal lavoro e la dipendenza da Internet.

Numerosi studi riportano un’elevata frequenza di condizioni di polidipendenza, ossia la compresenza di una o più dipendenze, da sostanze e comportamentali, nella stessa persona, e di cross-addiction, ossia il passaggio nella storia di vita della persona da una dipendenza a un’altra (Caretti e La Barbera, 2005).

Valentina Bennati

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