QUANDO L’ANSIA DIVENTA UN PROBLEMA?

L’ansia è un’emozione che ha avuto e continua ad avere una funzione adattiva per la sopravvivenza umana in quanto ci segnala la presenza di una minaccia, di un pericolo e prepara l’organismo ad affrontare tale minaccia attraverso l’attivazione del sistema nervoso simpatico con la risposta di attacco/fuga.

Vivere senza ansia non sarebbe auspicabile: chi non ha paura di niente ha maggiori probabilità di trovarsi in situazioni pericolose. Per tale ragione l’ansia è importante che ci sia, è impossibile eliminarla completamente ed è un’emozione che tutti noi proviamo normalmente.

L’ansia può diventare un problema quando ci troviamo in presenza di una o più delle seguenti caratteristiche (Clark & Beck, 2010):

  1. Pensieri disfunzionali. L’ansia deriva da una valutazione errata di pericolo relativa ad una o più situazioni, che non risulterebbe confermata da un’osservazione diretta agli occhi della maggior parte delle persone. Ci sono quindi pensieri esagerati e catastrofici relativi alla minaccia.
  2. Funzionamento compromesso. L’ansia impedisce di condurre una vita quotidiana produttiva e soddisfacente in quanto compromette il funzionamento lavorativo, scolastico o le relazioni sociali.
  3. Falsi allarmi. L’ansia viene sperimentata in modo eccessivo anche in assenza di stimoli minacciosi o in presenza di una minaccia minima.
  4. Ipersensibilità agli stimoli. L’ansia viene elicitata da un range più ampio di stimoli o da situazioni caratterizzate da un’intensità di minaccia relativamente lieve (percepita dalle persone non ansiose come innocua).
  5. Persistenza continua della minaccia e del pericolo. L’ansia persistente ed eccessiva porta le persone a pensare al futuro in modo catastrofico, anticipando pericoli e minacce, restando sempre in allerta, pronti ad affrontare una tragedia imminente.

Quando ci accorgiamo della presenza di tali caratteristiche, l’ansia non è la nostra alleata, ma ci ostacola nel raggiungimento dei nostri obiettivi, ci rende la vita difficile ed è quindi necessario chiedere un aiuto specialistico.

Valentina Bennati

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