TRAUMA E PERSONALITA’: la vita su due binari

Quando subiamo un trauma (per esempio un abuso sessuale, fisico, emotivo, circoscritto nel tempo oppure ripetuto nel corso del tempo) tutta la nostra vita è stravolta. Ci troviamo di fronte ad una nuova realtà che ci appare diversa, confusa e difficile da gestire. Può capitare di avere l’impressione che una parte di noi continui nella vita di tutti i giorni, come se niente fosse successo, mentre l’altra parte rimane bloccata e non partecipa alla vita quotidiana, in quanto è rimasta là dove tutto si è fermato, a quell’evento traumatico che ci ha cambiato la vita. Tutto questo non ci deve far paura perché è normale, è una modalità che la nostra mente ha adottato per permetterci di andare avanti nonostante tutto.

Ci troviamo quindi di fronte ad una parte della nostra personalità che gestisce la vita quotidiana e cerca di evitare in tutti i modi il ricordo traumatico e ad una parte di personalità che invece è rimasta bloccata nell’esperienza traumatica, pronta a difendersi dalla minaccia. La parte bloccata al trauma, assume vari aspetti e per questo parliamo di diverse parti di personalità. Tutte le varie parti hanno una ragione per esistere! Sono aspetti aspetti di noi stessi in conflitto tra di loro, a causa del trauma subito.

Ci possono essere parti giovani e bambine (esprimono sentimenti di desiderio, solitudine, bisogno di accudimento e paura dell’abbandono); parti che aiutano (si prendono cura delle altri parti nel tentativo di consolare noi stessi); parti che imitano le persone che ci hanno fatto male (difficili da accettare, esprimono rabbia e terrorizzano le altre parti. E’ importante capire che sono rappresentazioni e non sono la stessa cosa delle persone che ci hanno fatto del male!); parti che lottano (difendono le altre parti, si sentono forti) o anche parti che provano vergogna.

Non dobbiamo fare altro che ascoltarle e con l’aiuto di un terapeuta dobbiamo imparare a farle conciliare. Quello che ci sta capitando è comune a coloro che come noi hanno subito un trauma.

(Boon S., Steele K., Van der Hart O. Coping with trauma-related dissociation. Skills training for patient and their therapists. W.W. Norton & Company, 2011)

Valentina Bennati

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