“TU MI COMPLETI…”

Quante volte ci è capitato di commuoverci sentendo questa frase? Magari guardando un film dove due innamorati si giurano amore eterno, o leggendo un romanzo, oppure lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle, il nostro partner ce lo ha sussurrato o siamo stati noi stessi a dirlo.

Ogni volta ci sembra la migliore dimostrazione di amore che qualcuno ci possa fare e quando immaginiamo il nostro partner ideale vorremmo sentirgli dire proprio quelle tre parole…”Tu mi completi”… e di colpo tutto assume un senso e l’emozione che proviamo ci avvolge e ci sentiamo appagati.

Solitamente pensiamo che nel rapporto di coppia i due partner si completino a vicenda e questo generalmente accade. Questo però non è quello che si può ritenere un rapporto ideale. Ognuno di noi ha dentro di sé tutti gli elementi che sono necessari a farci percepire completi e quello che può fare il nostro partner è aiutarci a far emergere quegli elementi, a farci scoprire le nostre potenzialità allo scopo di arrivare ad affermare la nostra identità e conquistare una nostra autonomia.

Possiamo vedere così il rapporto di coppia come una relazione dove regna la parità e la reciprocità, dove entrambi i partner sono capaci di offrire aiuto e allo stesso tempo ricevere aiuto, in un continuo arricchimento reciproco, mantenendo comunque entrambi la propria individualità e indipendenza.

All’opposto un rapporto di coppia, che possiamo definire complementare, dove uno dei partner o entrambi hanno bisogno dell’altro al quale appoggiarsi e senza il quale sembra impossibile “stare in piedi”, è una relazione dove non vi è equilibrio e a lungo andare può diventare soffocante.

Valentina Bennati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *