ATTACCHI DI PANICO IN AUTO: COSA FARE

Piazze affollate, ponti, cinema, teatri, autobus. I luoghi dove può manifestarsi un attacco di panico sono tanti, questi sono i più comuni.

Possiamo allontanarci dalla piazza, scendere dall’autobus, scappare dal cinema…

Ma quando ci arriva all’improvviso un attacco di panico quando siamo alla guida come facciamo?

Oltre a preoccuparci del nostro malessere ci viene in mente che potremmo provocare un incidente, sbandare, perdere il controllo dell’auto e mettere in pericolo altre persone.

Quali sono i sintomi di un attacco di panico?

In genere un attacco di panico insorge in modo inaspettato e possiamo avvertire tachicardia, senso di oppressione al petto, nausea, vertigini, percezione di perdita di controllo, annebbiamento della vista…tutti sintomi tipici che nel momento in cui siamo alla guida possono portare a gravi conseguenze per noi e per gli altri.

Quanto tempo può durare un attacco di panico?

Di solito i sintomi iniziano a comparire in modo crescente fino a raggiungere il picco in 10 minuti, per poi scomparire lasciando però una sensazione di spossatezza. Per la forte componente di tensione fisiologica sembrano durare un’infinità.

COME POSSO FARE SE MI PRENDE UN ATTACCO DI PANICO IN AUTO?

La prima cosa da fare se sto guidando è quella di accostare al primo spazio laterale della strada dove è consentito sostare, fare respiri profondi e lunghi in modo da ridurre l’attivazione fisiologica, aspettare che passi (il panico è un’emozione, non è pericolosa e tende a diminuire spontaneamente!) e se ci tranquillizza possiamo telefonare per chiedere aiuto ad un familiare o ad una amico.

COME POSSO VINCERE LA PAURA CHE MI PRENDA UN NUOVO ATTACCO DI PANICO?

Ci verrà istintivo l’evitamento: “Non prenderò mai più l’auto!”. Questo ci darà un sollievo iniziale, ma non risolverà il problema. Anzi peggioreremo la situazione in termini di qualità di vita, autostima e indipendenza (diventerebbe complicato recarci a lavoro, fare la spesa, accompagnare i figli a scuola…).

Rivolgersi ad uno psicologo è la scelta migliore per capire le cause, approfondire i sintomi, vedere cosa ci passa per la mente in quei momenti e comprendere cosa ci porta ad avere altri attacchi (per esempio ricostruendo l’episodio di panico, modificando le credenze che vi sono alla base e l’esposizione graduata alle situazioni temute vi permetterà di rimettervi alla guida in breve tempo). Ma la cosa fondamentale è che avrete in mano gli strumenti per gestire l’ansia, come tecniche di rilassamento (training autogeno, rilassamento progressivo) e altri strumenti che vi permetteranno di riprendere la vostra vita in mano.

  • Taylor S. (2015), “Disturbi di panico”. Monduzzi Editoriale
  • Sassaroli S., Lorenzini R., Ruggiero G.M. (2006), “Psicoterapia cognitiva dell’ansia”. Raffaello Cortina Editore

Valentina Bennati

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