OLTRE IL DOLORE: CRESCITA POST-TRAUMATICA

Quello che stiamo vivendo in questo momento con l’emergenza Coronavirus ha destabilizzato il nostro equilibrio, ha cambiato le nostre abitudini, i nostri obiettivi, ha messo in crisi le nostre convinzioni, ci ha tolto i punti di riferimento e ci fa vivere in un clima di paura perché temiamo ogni giorno per la nostra salute e per quella delle persone a cui vogliamo bene.

Si può parlare quindi di un vero e proprio trauma che divide la nostra vita tra un prima e un dopo, tra il nostro mondo di prima e quello che è e sarà il nostro mondo di ora e del futuro (Sheikh, 2008). Una volta che tutto sarà finito, torneremo lentamente alle nostre abitudini, al nostro lavoro, riabbracceremo i parenti, gli amici, ma qualcosa in noi sarà profondamente cambiato.

La reazione al trauma varia da persona a persona: c’è qualcuno che sviluppa solo una reazione di allarme e paura che si risolverà spontaneamente nel giro di qualche mese (Horowitz, 2004), mentre altre persone potrebbero non riuscire ad elaborare il trauma nella loro storia di vita e necessitare di aiuto per superare le difficoltà.

Ma non tutto il male viene per nuocere!

Oltre alle conseguenze negative che un trauma può comportare, si può verificare quella che viene chiamata Post-Traumatic Growth (PTG), ovvero una vera e propria crescita post-traumatica.

Cos’è la crescita post-traumatica?

Può essere definita come un cambiamento psicologico positivo in termini di sviluppo di nuove prospettive personali, di acquisizione di nuove competenze e di una vera e propria crescita personale (Kleim & Ehlers, 2009).

Possiamo anche tradurre questa definizione in una semplice domanda:

Cosa ci permetterà di fare di nuovo e di diverso l’esperienza che stiamo vivendo?

Tra le possibilità di arricchimento personale e l’acquisizione di nuove strategie per far fronte agli eventi critici ci possono essere:

  • Solidarietà tra le persone (“Proteggo me per proteggere anche te” e questo lo possiamo già sperimentare ora durante l’emergenza)
  • Maggiore attenzione ai rapporti tra le persone e minore attenzione alle cose (cambieranno le nostre priorità nella vita quotidiana)
  • Riscoperta degli affetti (tenderemo a creare rapporti più stretti, riscopriremo vecchie amicizie e instaureremo nuovi legami)
  • Maggiore apprezzamento della vita e cambio di prospettiva nel guardare le cose (ci sarà la tendenza a provare piacere per situazioni che prima venivano date per scontate)
  • Riscoperta della fede
  • Maggiore forza personale e spinta energica per ripartire (Associazione EMDR Italia).

Passerà questa pioggia sottile come passa il dolore (F. De André)

Fonti:

Horowitz, M.J. (2004). Sindromi di risposta allo stress. Valutazione e trattamento. Cortina, Milano.

Kleim, B., & Ehlers, A. (2009). Evidence for a curvilinear relationship between post-traumatic growth and post-trauma depression and PTSD in assault survivors. Journal of Traumatic Stress, 22(1), 45-52.

Sheikh, A. (2008). Post-traumatic growth in trauma survivors: implications for practice. Counseling Psychology Quarterly, 21(1), 85-97.

Associazione EMDR-Italia (www.emdr.it)

Valentina Bennati

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