Lo stress non è solo una condizione negativa. Una dose adeguata di stress ci permette di essere attivi ed avere buone prestazioni. Diventa negativo quando è troppo elevato e ci porta ad avere prestazioni poco adeguate.
Quando proviamo stress?
Ci sentiamo stressati quando le richieste dell’ambiente esterno ma anche del nostro organismo superano le risorse interne e le risorse che riceviamo dall’esterno, in altre parole quando quello che ci troviamo ad affrontare va al di là delle nostre capacità di farvi fronte.
Quando lo stress è eccessivo e ci dobbiamo preoccupare per la nostra salute?
A lungo andare una condizione di stress eccessivo prolungata porta ad un abbassamento delle nostre prestazioni e può favorire la comparsa di disturbi specifici dello stress.
Quali sono i segnali dello stress eccessivo?
- Segnali emotivi: ansia, irritabilità, insicurezza, umore depresso, pianto, senso di oppressione
- Segnali comportamentali: uso eccessivo di tranquillanti, eccesso di fumo, di alcool, mangiare compulsivamente (fame nervosa), criticare gli altri, impossibilità di portare le cose a termine
- Segnali cognitivi: confusione, ridotte capacità di memoria, minore concentrazione, distrazione facile, problemi a pensare in maniera chiara
A lungo andare questi segnali, se trascurati, possono portare ad una condizione cronica di stress e compromettere la nostra salute e la nostra qualità di vita.
Come facciamo a rimanere nella “dose adeguata di stress” senza eccedere?
Al fine di non andare incontro ad un esaurimento delle nostre energie e risorse di fronte a richieste che divengono eccessive e non fronteggiabili occorre imparare a gestire lo stress. In questo modo preserviamo la nostra salute.
Come si gestisce lo stress?
- fermarsi e ascoltare il nostro corpo e i segnali che ci mostra (stanchezza, difficoltà a dormire, respiro corto, difficoltà nella digestione, cefalea, sensazione di testa vuota o confusa…)
- dedicarci del tempo per riposare, recuperare energie ogni volta che ne sentiamo la necessità
- mantenere una routine quotidiana regolare (pasti, attività fisica, lavoro, tempo libero, riposo e sonno)
- praticare esercizi di rilassamento (respirazione controllata, tecniche di visualizzazione guidata, training autogeno)
- praticare meditazione, con mindfulness o yoga
- leggere, ascoltare musica, ballare, guardare film, coltivare piccoli hobby, fare palestra o qualsiasi altra attività che ci permetta di scaricare la tensione accumulata.
Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere (Jim Rohn)
Fonte: Porcelli P. (2009). Medicina psicosomatica e psicologia clinica. Modelli teorici, diagnosi, trattamento. Raffaello Cortina Editore
Valentina Bennati