TROVA LE TUE ANCORE AL PRESENTE

Puoi praticare questo esercizio a casa tua, trovando le tue àncore al presente in ogni stanza. Inizia sempre questo esercizio quando ti senti riposato, preferibilmente di giorno, perché la luce aiuta a rimanere più presenti. In questo modo sei nella condizione di imparare il più possibile.

Una volta che hai preso dimestichezza con l’esercizio, sarà più facile applicarlo anche quando sei stressato.

Cammina per casa e, in ogni stanza, concentrati sulle varie cose che puoi vedere, sui suoni che senti, sugli odori che percepisci, sulle cose che puoi assaggiare in cucina, sulle cose che puoi toccare o tenere in mano.

L’importante è che tu trovi cose che siano neutrali o piacevoli con cui fare esperienza, cioè vedere, sentire, toccare e che queste esperienze ti colleghino al presente.

Puoi ad esempio guardare una foto o un poster sul muro, ascoltare la musica che ti piace, assaggiare qualcosa di buono in cucina e così via.

Per ogni stanza, scegli tre cose che puoi vedere, sentire, toccare, gustare. Prendi in considerazione l’idea di fare una lista scritta di queste ancore, da avere a portata di mano quando ne hai bisogno, poiché le persone spesso dimenticano di usare le loro ancore quando sono sotto stress. Puoi eventualmente audioregistrare una lista degli oggetti, così puoi ascoltarla quando ti senti stressato.

I punti importanti per te sono:

  • concentrarsi sugli oggetti che ti aiuteranno a realizzare che sei nel presente;
  • avere le ancore disponibili quando ne hai bisogno per radicarti e orientarti nel presente in casa tua.

In questo modo ogni stanza di casa tua dovrebbe ora avere delle ancore, dei luoghi o degli oggetti familiari che ti radicano e ti ricordano di essere presente.

Quando stai passando un brutto momento, usa queste ancore ripetutamente per aiutarti a restare nel presente, al sicuro.

Potresti anche voler acquistare qualcosa per te stesso che ti ricordi di essere nel presente e assegnare a questo oggetto un posto speciale nella tua casa. Può essere per esempio una foto, una pietra, una statuina, qualunque cosa possa aiutarti a connetterti al presente.

Ogni volta che guardi o prendi questo oggetto ripeti e ricorda a te stesso che quest’oggetto è nel presente, e che tu sei qui e ora con questo oggetto.

Cerca di avere tutti gli oggetti intorno a te di cui hai bisogno per sentire sicurezza e conforto.

Fonte: Boon S., Steele K., Vand der Hart O. (2013). La dissociazione traumatica. Comprenderla e affrontarla. Mimesis pag. 21

Può esserti di aiuto un esercizio di Mindfulness per radicarsi al momento presente.

ACCUMULARE EMOZIONI POSITIVE

NEL BREVE TERMINE

  • Fai una lista di eventi piacevoli per te (es. dipingere, passeggiare, andare al cinema…)
  • Fai una cosa ogni giorno dalla lista di eventi piacevoli
  • Focalizza la tua attenzione sull’evento positivo che hai scelto nel momento in cui lo stai vivendo (non fare più cose contemporaneamente)
  • Ogni volta che ti accorgi che la tua mente vaga, riportala sul momento positivo

NEL LUNGO TERMINE

  • Identifica i valori importanti per te (es. mantenermi in forma, essere gentile, impegnarmi nel lavoro…)
  • Scegli un valore su cui lavorare adesso
  • Fai una lista di obiettivi che ti permettono di mantenere quel valore nella tua vita
  • Scegli un obiettivo su cui lavorare adesso (puoi aiutarti facendo i pro e i contro per ogni obiettivo)
  • Fai una lista di passi concreti per raggiungere il tuo obiettivo
  • Inizia con il primo passo

Fonte: DBT Skills Training (Linehan)

Esercizio di visualizzazione guidata “La collana di esperienze positive” (durata circa 10 min)

COME AIUTARE UN BAMBINO A GESTIRE LE EMOZIONI LEGATE ALLA MORTE DI UN GENITORE

LUTTO NELL’INFANZIA

La perdita di un genitore o di una figura di riferimento importante durante l’infanzia, è una delle esperienze che segna in maniera indelebile la vita di ogni persona.

Rappresenta, per il bambino, una vera e propria minaccia alla propria sicurezza, in quanto si sgretola tutto ciò che fino a quel momento costituiva il suo “posto al sicuro”.

É fondamentale che le persone rimaste accanto al bambino gli offrano il supporto e il conforto necessario per aiutarlo nell’elaborazione del lutto.

Di seguito alcuni interventi che aiutano il bambino ad affrontare le varie emozioni spesso contrastanti, che lo spaventano e gli creano confusione.
 

INCORAGGIARE A CONDIVIDERE TUTTE LE EMOZIONI

É importante far passare al bambino il messaggio che tutte le emozioni che sta vivendo sono normali perché sta attraversando un momento molto difficile e doloroso.

TRISTEZZA

Un metodo utile per far capire al bambino che è normale essere tristi può essere quello di fargli disegnare qualcosa di triste e dirgli che mentre lo fa può piangere per sfogarsi.

Il pianto aiuta a sentirci più leggeri, ad ogni lacrima un po’ di tristezza vola via.

Inoltre trovare insieme al bambino un oggetto che rappresenta la persona cara, da portare con sé lo aiuterà a sentire la vicinanza nonostante non ci sia più la presenza fisica.

COLPA

É frequente che il bambino possa sentirsi in colpa perché pensa di aver fatto o detto qualcosa di sbagliato o per non aver fatto qualcosa per evitare la morte della persona importante.

Per aiutarlo a gestire questa emozione possiamo fargli scrivere o disegnare i motivi che possono causare la morte. Lo aiuterà a comprendere meglio che le persone non muoiono per colpa di quello che diciamo o facciamo.

Se è rimasto qualcosa in sospeso, scrivere una lettera indirizzata alla persona che non c’è più per dirle tutto quello che gli è rimasto dentro. Aiuta il bambino a buttar fuori ulteriori pensieri legati al senso di colpa.

PAURA

Il rifugio sicuro si è sgretolato e così il bambino può avere paura di perdere anche l’altro genitore o che succeda qualcosa di brutto a sé stesso.

Spesso la paura arriva prima di addormentarsi.

Possiamo chiedergli di scrivere tutti i pensieri brutti che arrivano quando è solo nella sua cameretta e poi leggerli insieme, oppure disegnare insieme le cose che lo spaventano e poi strappare il foglio in mille pezzi.

Disegnare o descrivere un posto dove si sente al sicuro e dove può rifugiarsi ogni volta che ne sente il bisogno. Aiuta il bambino a ritrovare piano piano un po’ di sicurezza.

RABBIA

Essere arrabbiati perché la persona per noi speciale ci ha lasciati è normale.

Il bambino è importante che comprenda che esprimere la rabbia non significa volere meno bene al suo papà o alla sua mamma.

Possiamo incoraggiarlo a buttare fuori la rabbia prendendo a pugni un cuscino, scaricando con una corsa veloce o facendo scarabocchi su un foglio.

CONFUSIONE

Il bambino prova un insieme di emozioni che si alternano, si mescolano e questo gli crea confusione perché può essere triste e un momento dopo felice o arrabbiato. É tutto normale.

Possiamo aiutarlo a vivere meglio queste normali contraddizioni disegnando insieme una sagoma dove scriverà con diversi colori le varie emozioni che prova nella parte del corpo in cui le sente, per esempio la tristezza alla gola, la paura allo stomaco e in cima al foglio la frase: “Questo sono io e tutte le mie emozioni sono ok”.

Fonte

  • Tu non ci sei più e io mi sento giù (Verardo A.R., Russo R.)