CEFALEE PRIMARIE E SECONDARIE

Le CEFALEE PRIMARIE sono di tre tipologie:

  1. EMICRANIA: cefalea molto frequente che interessa solo una parte del cranio e compromette la qualità di vita di chi ne soffre. E’ importante distinguere l’emicrania senza aura dall’emicrania con aura, quest’ultima si differenzia per la presenza di caratteristici sintomi neurologici focali reversibili (oscuramento della metà del campo visivo, distorsioni visive, luci scintillanti), che si sviluppano gradualmente in 5-20 minuti e persistono per non più di 60 minuti e generalmente precedono la cefalea. Si aggrava con le attività fisiche di routine ed è accompagnata spesso da nausea e/o vomito e/o fotofobia (fastidio per la luce) e/o fonofobia (fastidio per il rumore).
  2. CEFALEA TENSIVA: rappresenta la forma più frequente di cefalea primaria. Può essere episodica (se capita raramente) o cronica (se si presenta per più di 15 giorni in un mese o per oltre 6 mesi l’anno). E’ caratterizzata da dolore localizzato in zona frontale o a livello della nuca (zona occipitale), mai pulsante, ma percepito come un peso o un cerchio alla testa, tipo morsa o pressione. L’intensità è lieve o moderata e non è aggravata da attività fisiche abituali come camminare o salire le scale. Migliora con esercizi e attività rilassanti. E’ raramente associata a nausea o vomito. Può essere accompagnata da fastidio per luce(fotofobia) e rumori (fonofobia). La forma episodica è causata dall’assunzione di posizioni scorrette durante la giornata (per esempio chi lavora molte ore al pc) o da sforzi, mentre la forma cronica dipende da modificazioni funzionali del sistema nervoso centrale. I sintomi possono essere legati a stress intensi, disturbi d’ansia o depressivi. La causa scatenante induce una contrazione costante dei muscoli intorno alla testa e al collo portando un danno a livello dei tessuti e di conseguenza ad un’infiammazione. Il controllo della tensione muscolare, per coloro che soffrono in modo frequente di cefalea tensiva, risulta poco corretto e questo porta ad un’ulteriore contrattura muscolare, la quale aumenta il dolore e alimenta a sua volta la contrattura, dando luogo ad un circolo vizioso che si autoalimenta.
  3. A GRAPPOLO: rappresenta una forma poco comune, ma molto dolorosa. E’ caratterizzata da dolore molto intenso localizzato intorno agli occhi e allo zigomo e può essere accompagnata da arrossamenti, lacrimazioni e costrizione della narice della parte colpita (generalmente monolaterale). Si presenta in alcuni periodi dell’anno (primavera, autunno e cambiamenti climatici) separati da periodi di assenza di crisi, raggruppati in definiti periodi del giorno. Per tali caratteristiche si chiama “a grappolo”.

Le CEFALEE SECONDARIE sono sintomo di un’altra malattia: ischemia, trombosi, aneurisma, emorragia cerebrale, malattie del cervello, trauma cranico, lesioni del capo, meningiti, infezioni virali o batteriche…

Quali possono essere le cause del “mal di testa”?

  • Fattori psicologici (stress, stanchezza, traumi, insonnia, emozioni e tratti di personalità)
  • Fattori ormonali ( mestruazioni, ovulazione, contraccettivi orali)
  • Fattori alimentari (cibi e bevande contenenti glutammato, tiramina e nitrati)
  • Fattori ambientali (altitudine, cambiamenti climatici, rumore, odori pungenti)

Fonte: Alexander F. (1951). Medicina Psicosomatica. Giunti Barbera, Firenze.