- Ti invito a sederti dritto, rilassando le spalle. Appoggia gentilmente i tuoi piedi sul pavimento in modo da avere un senso del terreno sotto di te. Puoi anche fissare i tuoi occhi su un punto oppure chiuderli.
- Ora prenditi un momento per notare come sei seduto e notare come stai respirando. E per i prossimi pochi respiri, osserva il respiro, studialo, nota il suo scorrere dentro e fuori.
- Ora fai scivolare la tua attenzione dal tuo respiro ai tuoi pensieri e vedi se puoi notare i tuoi pensieri: dove sono i tuoi pensieri? Dove sembrano essere posizionati nello spazio? Se i tuoi pensieri sono come una voce, dov’è posizionata quella voce? E’ nel centro della tua testa o su un lato?
- Nota la forma dei tuoi pensieri: sono simili a delle immagini, parole o suoni?
- I tuoi pensieri si muovono o sono fermi? Se si stanno muovendo, a quale velocità e in quale direzione? Se sono fermi, dove sono sospesi?
- Che cosa c’è sopra e sotto e tuoi pensieri? Ci sono degli spazi tra essi?
- Per i prossimi pochi minuti, osserva i tuoi pensieri andare e venire come se fossi uno scienziato curioso che non ha mai incontrato nulla di simile prima d’ora.
- Di tanto in tanto, sarai catturato da questi pensieri e perderai il significato di questo esercizio. E’ normale e naturale che possa succedere. Nel momento in cui ti rendi conto che questo accade, gentilmente riconoscilo e inizia di nuovo l’esercizio.
Fonte: Harris R. (2011). Fare ACT. Una guida pratica per professionisti all’Acceptance and Commitment Therapy. FrancoAngeli (pg 145)