Cosa si intende per iperventilazione?
L’iperventilazione è una modalità di respirazione caratterizzata da una frequenza eccessiva (più di 14 respiri al minuto a riposo) e da una profondità eccessiva (si espande troppo la cassa toracica e poco la pancia) rispetto alle esigenze dell’organismo.
Respiriamo in questo modo quando percepiamo un pericolo, quando siamo in ansia, quando abbiamo paura, ovvero quando il nostro corpo è molto attivato per far fronte ad una minaccia reale o percepita (l’organismo ci prepara all’attacco o alla fuga). Questo tipo di respirazione a lungo andare diventa però fastidiosa e comporta sintomi che possono spaventare.
Come scoprire se stai respirando eccessivamente?
- se respiri troppo velocemente (conta se fai più di 14 respiri al minuto a riposo)
- se respiri troppo profondamente (la tua cassa toracica si espande troppo e la pancia poco)
- se sbadigli o sospiri frequentemente
- se hai bisogno di respirare a bocca aperta, per esempio anche quando devi fare qualche attività
Cosa sta succedendo?
Respirare troppo velocemente produce uno squilibrio nei rapporti tra Ossigeno e Anidride Carbonica, ossia troppo ossigeno e poca anidride carbonica. Questo comporta modificazioni fisiologiche e sintomi che possono spaventare.
Quali sono i sintomi da iperventilazione?
- sensazione di testa leggera
- sensazione di stordimento
- sensazione di irrealtà e di stranezza nel corpo
- sensazione di confusione
- vertigini.
Se l’iperventilazione dura a lungo avremo:
- tachicardia
- rigidità muscolare
- bocca e gola secche
- mani sudate
- tremori
- sensazione di formicolio alle mani, piedi, viso
- crampi muscolari
- sensazione di mancanza d’aria (questo sintomo è quello che genera maggiore paura e spinge a respirare ancora più profondamente peggiorando i sintomi).
Cosa puoi fare?
Per monitorare la tua respirazione puoi contare il numero di respiri in un minuto in diversi momenti della giornata.
Se noti che il tuo respiro è troppo rapido e troppo profondo puoi iniziare a modificare la frequenza rallentando i cicli respiratori prendendo aria lentamente dalle narici e buttando fuori l’aria dalla bocca molto lentamente, facendo attenzione a respirare di pancia (buttandola in fuori quando inspiri e tirandola indietro quando espiri), non espandendo troppo la cassa toracica. In questo modo il corpo lentamente si distende, anidride carbonica e ossigeno tornano ad essere equilibrati e la mente a sua volta inizia a sentirsi più libera.
Esercizi di rilassamento, come il Training Autogeno e tecniche di meditazione, come la Mindfulness aiutano molto a mantenere una respirazione adeguata e rilassante.
Fonte: Taylor S. (2015). Disturbi di panico. Monduzzi Editoriale
Valentina Bennati