Più informazioni hai sul tuo autolesionismo, più sarai in grado di risolverlo. Le domande che seguono possono aiutarti a scoprire di più sul tuo bisogno di farti male. Se una qualunque di queste domande dovesse crearti emozioni spiacevoli, dovresti fermarti e fare qualche esercizio di rilassamento. Prenditi tutto il tempo necessario.
- Come fai a sapere quando hai bisogno di farti male? Per esempio, “mi sento solo e triste”, “mi sento in colpa”, “ho litigato con il mio partner”.
- Quanto durano i tuoi episodi di autolesionismo? Secondi? Minuti? Ore? Con quale frequenza? Quotidiana? Settimanale? Mensile? Solo occasionale?
- Come fai a sapere quando devi terminare un episodio di autolesionismo? Per esempio, “ricomincio a sentirmi male”, “sento che la tensione si allenta“, “mi riprendo e mi accorgo che mi stavo facendo male”.
- Descrivi le circostanze in cui probabilmente praticheresti atti di autolesionismo. Per esempio, quando sei solo, di notte, nel fine settimana, dopo aver litigato con qualcuno, quando sei molto stressato.
- Dove è più probabile che tu pratichi atti di autolesionismo (per esempio a casa, in bagno, in auto)? Questo ambiente ha un significato particolare?
- In quei momenti vivi stati di amnesia, ottundimento fisico o anestesia fisica e mentale? Descrivi qualche sintomo e segna se si verifica prima, durante o dopo gli episodi di autolesionismo.
- Cosa fai di solito dopo che ti sei fatto male? Per esempio, piangi, dormi, mangi, esci, guardi la tv?
- Quali sono i tuoi pensieri e convinzioni di base prima, durante e dopo l’episodio?
- Quali sono le tue emozioni prima, durante e dopo l’episodio?
- Quali sono le tue sensazioni fisiche prima, durante e dopo l’episodio?
Fonte: Boon S., Steele K., Vand der Hart O. (2013). La dissociazione traumatica. Comprenderla e affrontarla. Mimesis (pp 315-316)
Per approfondire: Comprendere l’autolesionismo