IMPARO A FAR PACE CON IL BAMBINO CHE SONO STATO E CON L’ADULTO CHE SONO OGGI
L’abuso è un esperienza che segna per sempre l’esistenza di chi lo subisce. Rappresenta un trauma che danneggia l’equilibrio fisico e mentale del bambino e comporta gravi conseguenze nel corso degli anni.
Le emozioni che vengono sperimentate sono principalmente quattro: colpa, rabbia, vergogna e piacere.
In assenza di un aiuto professionale che favorisca l’elaborazione di quanto accaduto durante l’infanzia, queste emozioni rimangono congelate nel passato e si ripresentano sotto la stessa forma in età adulta. Elaborare l’esperienza dell’abuso sessuale aiuta “il bambino” che siamo stati a far pace con quelle emozioni e “l’adulto” che siamo oggi ad utilizzare gli strumenti adeguati per gestire tali emozioni e le convinzioni negative collegate.
LA RABBIA
Da bambino: celata per il senso di colpa, non raccontata per la paura di distruggere la famiglia o non essere creduto. Tutto questo porta il bambino abusato a non sentire la rabbia, a non riconoscerla.
Da adulto: alimentata dalla colpa, può essere rivolta verso sé stessi (uso di sostanze o alcool, disturbi alimentari, autolesionismo), oppure rivolta all’esterno in modo incontrollato e generalizzato (atti violenti a livello verbale o fisico guidati dal bisogno di vendetta, ma non diretti al colpevole e quindi non soddisfacenti). Spesso la rabbia viene manifestata attraverso una continua svalutazione di sé stessi e degli altri.
Come si lavora sulla rabbia in psicoterapia: lo scopo è dare spazio a questa rabbia per tanto tempo repressa, ascoltarla e capire le altre emozioni e i pensieri che si nascondo sotto.
Fonti:
Bakacs S. (2020). C’era una volta un bambino.
Dèttore D., Fuligni C. (1999). L’abuso sessuale sui minori. McGraw Hill
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Valentina Bennati